Ennio Doris – C’è anche domani è il film di Giacomo Campiotti incentrato sulla figura dell’imprenditore e banchiere scomparso nel 2021, fondatore di Banca Mediolanum, insieme a Silvio Berlusconi, ed è ispirato al suo omonimo romanzo biografico (edito da Sperling & Kupfer). Doris, nel film interpretato da Massimo Ghini, era noto come il banchiere gentile di umili origini con la passione per la matematica e i conti.
“All’inizio questo film pensavo di non farlo, la storia di un signore che diventa ricco non mi attirava, è molto lontana dal mio mondo, avevo dei pregiudizi, però ho avuto l’umiltà di informarmi e sono rimasto molto colpito da questa persona profondamente diversa dagli squali della finanza. Alla fine mi sono appassionato all’uomo e ai suoi valori. Sono padre di cinque film e quando mi propongono un film penso a loro a cui mi piacerebbe far vedere un mio lavoro senza vergognarmi. Esistono mille brutture nel mondo che è importante raccontare, io ho tanti colleghi che sono molto bravi a raccontarle, delle volte addirittura esagerando, trasformando dei personaggi negativi in degli eroi”: così spiega Giacomo Campiotti i motivi per cui ha accettato di fare questo biopic.
Il film su Ennio Doris, prodotto da Movie Magic International e distribuito da Medusa in 150 sala dal 15 al 17 aprile, in autunno debutterà in prima serata su Canale 5 e racconta il gesto eclatante dell’imprenditore quando nel 2008, con il crollo di Lehman Brothers, decise, insieme al suo socio Berlusconi, di rimborsare 120 milioni di euro agli 11.000 clienti che avevano investito nell’acquisto di polizze con sottostante titoli della Lehman Brothers senza pesare sul bilancio della banca ma pagandoli dai loro rispettivi conti privati.
“Ennio Doris era amico e socio di Berlusconi, quindi la mentalità del giudizio politico, etico, morale che viene fatta è collegare subito i due da quel punto di vista. Ma alla fine bisogna essere onesti perché Doris non è mai stato chiamato da nessun magistrato, non ci sono olgettine, non c’è nulla di tutto questo. I due si incontrano quando Berlusconi non ha ancora Mediaset e non è sceso in politica. Si incontrarono insieme a Cairo da imprenditori”, risponde Massimo Ghini sul sodalizio tra Doris e il Cavaliere.
Il biopic si sviluppa lungo tre archi temporali. Quello del bambino con una capacità d’osservazione straordinaria, quella del giovane innamorato e con un sogno imprenditoriale nel cuore e quello dell’uomo che ha rivoluzionato il concetto di banca. Dall’infanzia povera e felice a Tombolo, nel padovano, alla fondazione di Banca Mediolanum fino ai successi internazionali.
“Sembra una favola hollywoodiana, invece è tutto incredibilmente vero. Nella sua vita non c’è stato altro che la sua famiglia, la sua banca, il suo lavoro, i suoi progetti e quello che ha fatto”, precisa l’attore romano che ha accettato a denti stretti la scelta del regista di non recitare in dialetto veneto.
La video-intervista di THR Roma a Giacomo Campiotti e Massimo Ghini
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