La Berlinale conferma di aver invitato politici di estrema destra, ma di essere “contro ogni estremismo”

Un gruppo di professionisti del cinema ha protestato contro la decisione dell'evento di invitare membri del partito tedesco AfD alla cerimonia di apertura del 15 febbraio

Il Festival internazionale del cinema di Berlino ha confermato di aver invitato due membri eletti del partito tedesco di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD) alla cerimonia di apertura della 74ª edizione della Berlinale, ma afferma di continuare a “sostenere i valori democratici fondamentali e a contrastare l’estremismo di destra”.

I politici dell’AfD, Kristin Brinker e Ronald Gläser, entrambi parlamentari del Land di Berlino, sono stati invitati alla cerimonia di apertura della Berlinale il 15 febbraio. Gli inviti hanno suscitato indignazione e un gruppo di professionisti del cinema, sia berlinesi che stranieri, hanno firmato una lettera aperta al festival per protestare contro la decisione.

In una dichiarazione inviata a The Hollywood Reporter, la Berlinale ha riconosciuto che “alcuni membri e rappresentanti dell’AfD hanno posizioni profondamente antidemocratiche e in contraddizione con i valori della Berlinale e con i valori dei nostri dipendenti”, ma ha fatto notare che il protocollo del festival prevede di invitare politici democraticamente eletti. Tutti i membri dell’AfD invitati sono stati eletti al Bundestag o alla Camera dei Rappresentanti di Berlino alle ultime elezioni.

“Di conseguenza, sono rappresentati anche nei comitati politici culturali e in altri organismi. È un dato di fatto e dobbiamo accettarlo come tale”, ha dichiarato il festival. La Berlinale è in gran parte finanziata dallo Stato: il governo federale fornisce ogni anno circa 14 milioni di dollari al festival.

La lettera aperta, pubblicata venerdì 2 febbraio, è stata firmata da oltre 200 professionisti del cinema, per lo più esponenti dall’industria cinematografica tedesca, ma anche addetti alla programmazione, produttori, registi e tecnici statunitensi, britannici e di vari Paesi europei. Nella lettera si legge che l’invito ai politici dell’AfD è “incompatibile” con l’impegno dichiarato della Berlinale “ad essere un luogo di ‘empatia, consapevolezza e comprensione'”.

Scrivono: “Non crediamo che la cerimonia di apertura possa essere considerata un luogo sicuro per ebrei, donne, membri delle comunità BIPOC e LGBTI+, disabili, rom e sinti o testimoni di Geova che, tra gli altri, hanno affrontato persecuzioni e genocidio per mano di un altro movimento di estrema destra e nazional-conservatore in Germania”. La lettera aperta dell’industria chiede alla Berlinale di “riconsiderare e revocare questi inviti offensivi e insensibili per la sicurezza e il benessere di tutti gli ospiti del festival”.

La politica e i festival

La Berlinale non è l’unico festival cinematografico europeo apertamente progressista messo in difficoltà dall’aumento di politiche di estrema destra in tutto il continente. L’ascesa del partito di estrema destra Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni nel 2022 ha fatto sì che esponenti di spicco della destra abbiano calcato il red carpet di Venezia.

Tra i VIP presenti alla prima mondiale di Io capitano di Matteo Garrone, film drammatico candidato all’Oscar sulla crisi dei rifugiati, c’era Matteo Salvini, un politico di estrema destra che ha costruito la sua carriera sulla demonizzazione dei rifugiati e sul blocco delle ONG che soccorrono i migranti che annegano nel Mediterraneo.

L’AfD non fa attualmente parte del governo a livello federale o in nessuno dei Land tedeschi, ma il partito sta guadagnando consensi e attualmente è secondo a livello nazionale con circa il 20% dei voti. È particolarmente forte nei Land della Germania orientale che circondano Berlino e si teme che possa andare al potere in un trio di elezioni regionali quest’estate.

La piattaforma del partito è stata definita anti-immigrati, anti-islamica ed etno-nazionalista. Due delle sue associazioni regionali sono state classificate dalla Corte Suprema tedesca come “chiaramente estremiste di destra”. Il politico dell’AfD Gläser è stato spesso chiamato in causa per le sue dichiarazioni estreme e provocatorie, compresa la volta in cui ha paragonato Winston Churchill ad Adolf Hitler.

Nel 2019 è stato invitato a dimettersi dopo che un giornale tedesco ha pubblicato una conversazione su WhatsApp in cui Gläser sembrava approvare un suggerimento di un altro membro dell’AfD, secondo cui si dovrebbero usare le mitragliatrici contro i manifestanti di sinistra antifascisti.

Nelle ultime settimane, centinaia di migliaia di tedeschi sono scesi in piazza per protestare contro l’AfD e per far bandire il partito in quanto antidemocratico. Le manifestazioni sono state scatenate da un’inchiesta del sito Correctiv, che ha rivelato i dettagli di un incontro tra alti membri dell’AfD e ricchi esponenti dell’imprenditoria tedesca in cui si discuteva di un piano (da realizzare una volta saliti al potere) per deportare in massa i richiedenti asilo e i cittadini tedeschi di origine straniera.

Lettera aperta per la Berlinale

Dopo la pubblicazione dell’inchiesta, i politici tedeschi hanno criticato più apertamente l’AfD, e alcuni hanno apertamente descritto il partito come “nazista”. Deadline ha dato per primo la notizia della lettera aperta alla Berlinale. Potete leggere qui sotto la dichiarazione completa della Berlinale:

La Berlinale si schiera a favore dei valori democratici fondamentali e contro l’estremismo di destra e sostiene tutte le manifestazioni e le altre iniziative contro le correnti antidemocratiche. Rifiutiamo chiaramente l’estremismo di destra o il pensiero populista di destra e siamo preoccupati nel constatare che l’antisemitismo, il risentimento anti-musulmano, i discorsi d’odio e altri atteggiamenti antidemocratici sono in aumento in Germania. Per settimane, centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza in Germania per difendere la nostra democrazia e i nostri valori. Questo è un chiaro segnale di come la pensi la maggioranza della Germania e di come si opponga al populismo di destra e all’antidemocrazia.

Alcuni membri e rappresentanti dell’AfD hanno posizioni profondamente antidemocratiche e in contrasto con i valori della Berlinale e con i valori dei nostri dipendenti. Ci impegniamo ad opporci a tutte le forme di esclusione e discriminazione e a difendere con coerenza i valori di una democrazia aperta e liberale.

Per quanto riguarda gli inviti ai membri dell’AFD per l’apertura della Berlinale:

I membri dell’AfD sono stati eletti al Bundestag e alla Camera dei Rappresentanti di Berlino alle ultime elezioni. Di conseguenza, sono rappresentati anche nei comitati politici culturali e in altri organismi. È un dato di fatto e dobbiamo accettarlo come tale. Sia il Commissario del Governo Federale per la Cultura e i Media che il Senato di Berlino ricevono quote di inviti per la Berlinale, che vengono assegnate ai membri democraticamente eletti di tutti i partiti nel Bundestag e nella Camera dei Rappresentanti. È in questo contesto che i rappresentanti dell’AfD sono stati invitati alla Berlinale.

Le persone – compresi i rappresentanti eletti – che agiscono contro i nostri valori fondamentali non sono benvenute alla Berlinale. Lo esprimeremo con chiarezza ed enfasi in una lettera personale ai rappresentanti dell’AfD e in altre occasioni.

Traduzione di Nadia Cazzaniga