BAFTA: svolta inclusiva per le nomination. Potranno essere votati anche i registi non binari

Già la revisione delle regole del 2020 prevedeva una mozione volta ad inserire più donne nella categoria, consentendo una proporzione 50:50 per i cineasti cinematografici di ambo i sessi

I BAFTA, gli Oscar del cinema inglese che ogni anno premiano i migliori prodotti dell’industria cinematografica britannica, hanno annunciato i loro nuovi criteri di ammissibilità, i regolamenti di promozione dei candidati e le regole di categoria per le nomination 2024. Tra le innovazioni più importanti, uno speciale cambiamento nella categoria dedicata alla regia per includere i cineasti che si identificano come non binari.

I migliori candidati, che siano donne, uomini o non binari, saranno un massimo di 17 (uno in più rispetto ai 16 previsti l’anno scorso).

Già la revisione delle regole del 2020 prevedeva una mozione volta ad includere più donne nella categoria miglior regista dei BAFTA, consentendo una proporzione 50:50 per registe e registi nella fase di longlist. Tale innovazione ebbe un esito decisamente positivo sul numero finale di registe nominate e vincitrici in questa categoria.

La commissione ha deciso ora di evolversi ulteriormente, includendo nella lizza di nominati anche i cineasti che si identificano come non binari.

Per essere candidati ai BAFTA 2024, i film devono essere usciti nel Regno Unito per la prima volta tra il 1 gennaio 2023 e il 16 febbraio 2024. C’è un’eccezione per i film non in lingua inglese e i documentari: questi possono essere nominati solo se usciti nelle sale inglesi tra il 1° gennaio 2023 e il 22 marzo 2024.

Le pellicole, poi, possono concorrere solo nel caso in cui siano state proiettate nelle sale pubbliche per la prima volta davanti ad un pubblico pagante su almeno dieci schermi commerciali del Regno Unito, per almeno sette giorni in totale (escluse le proiezioni dei festival).