Gli attori affetti da nanismo attaccano Wonka: perché scegliere Hugh Grant per il ruolo dell’Umpa Lumpa?

A portare la questione sotto i rilettori è stato George Coppen in un'intervista alla BBC: "Ci sentiamo estromessi dall'industria che amiamo". La Warner Bros. si è rifiutata di commentare

Di THR ROMA

Un attore affetto da nanismo non è contento del fatto che Hugh Grant sia stato scritturato come Umpa Loompa nel prossimo film della Warner Bros., Wonka, che vede Timothée Chalamet nei panni del cioccolataio protagonista.

In un’intervista pubblicata mercoledì dalla BBC, George Coppen ha dichiarato che molti attori affetti da nanismo “si sentono estromessi dall’industria che amano”. L’interprete 26enne è noto per i ruoli nella serie Willow di Disney+ e nel film L’accademia del bene e del male di Netflix.

“Molte persone, me compreso, sostengono che alle persone affette da nanismo dovrebbero essere offerti ruoli nelle fiction e nelle soap, cosa che non avviene”, ha dichiarato Coppen.

Paul King spiega la scelta di Hugh Grant per Wonka

Il film di Paul King è un prequel del lungometraggio del 1971 Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, tratto dal romanzo di Roald Dahl del 1964 Charlie e la fabbrica di cioccolato. Il trailer è stato pubblicato all’inizio del mese e mostra Chalamet nei panni di Willy Wonka come aspirante cioccolataio che parla con l’Umpa Lumpa di Hugh Grant, intrappolato in una teca di vetro.

Il film del 1971 – oltre all’adattamento del libro di Tim Burton del 2005 – ha visto la partecipazione di attori affetti da nanismo per interpretare gli Umpa Lumpa che lavorano nella fabbrica di Wonka. “Gli hanno ingrandito la testa in modo che sembrasse sproporzionata”, dice Coppen a proposito di Grant “Ho pensato: ma che diavolo gli avete fatto?”.

La Warner Bros. si è rifiutata di commentare. Nel corso di un’intervista rilasciata a The Hollywood Reporter, il regista Paul King ha spiegato perché ha pensato che Hugh Grant fosse adatto per il ruolo dell’Umpa Loompa: “Stavo pensando a quel personaggio. Serviva qualcuno che fosse un vero stronzo. E poi mi è venuto in mente: ‘Ah! Hugh!'” ha detto King. “È lo stronzo più divertente e sarcastico che abbia mai incontrato”.