Tutti pazzi per il Stanley Kubrick fashion show. L’influsso del regista sulla moda è inesauribile

L’ammirazione per il regista americano ha coinvolto intere generazioni di stilisti. Da Jean Paul Gaultier ad Alexander McQueen, da Alessandro Michele per Gucci fino a Jeremy Scott per Moschino. Il film più gettonati? 2001: Odissea nello Spazio, Arancia meccanica, Shining e Eyes Wide Shut

Da decenni gli stilisti utilizzano Stanley Kubrick come punto di riferimento per le collezioni, le scenografie e le colonne sonore delle passerelle. L’influenza del cineasta nella moda, e non solo, è ancora oggi incredibile: le immagini dei suoi film sono ormai diventate riconoscibili quasi quanto i film stessi, come le maschere e i mantelli di Eyes Wide Shut o gli occhiali rossi a forma di cuore di Lolita, solo per citare alcuni esempi.

Alessandro Michele è sicuramente uno dei più grandi estimatori della filmografia di Stanley Kubrick. Quando era alla direzione artistica di Gucci ha omaggiato il cineasta ricreando le scene di alcuni suoi iconici film, tanto da riprendere quasi tutti i suoi capolavori in un’unica campagna, grazie anche al contributo della costumista premio Oscar Milena Canonero, la mente dietro i costumi di quasi tutti i movie del regista.

Nel video di lancio della campagna fotografica Exquisite Gucci collection, firmata Mert e Marcus e realizzata sotto la direzione creativa dello stilista, rivivono le scene cult e i riconoscibili set  di Arancia Meccanica, Eyes Wide Shut, Shining, 2001: Odissea nello spazio e Barry Lyndon.

“Avevo intenzione di inserire la collezione nelle scene più iconiche di Kubrick, in modo che gli abiti diventassero parte organica del suo mondo, ma allo stesso tempo ne fossero completamente estranei: è il mio tributo al cinema e a uno dei suoi maestri più brillanti” ha spiegato l’ex direttore artistico di Gucci.

Ogni set è meticolosamente ricostruito nei minimi particolari, i dettagli sono impeccabili. Le scene dei film diventano il luogo perfetto per la collezione del brand. Basta guardare lo scatto in cui l’abito vittoriano bianco, logato Adidas by Gucci, si inserisce perfettamente nel set di una scena di Barry Lyndon, creando un legame tra l’arte dello stilista e quella del regista.

“Uno degli ostacoli più difficili da superare è stato ottenere l’accesso ai costumi originali dei film, perché non tutto era conservato correttamente, quindi abbiamo dovuto ricrearne alcuni rapidamente, ma con precisione grazie anche all’aiuto di Milena Canonero” racconta Alessandro Michele.

Un'immagine della campagna Gucci Exquisite ispirata a Barry Lindon

Un’immagine della campagna Gucci Exquisite ispirata a Barry Lindo

Impossibile inoltre dimenticare la passerella A/I del 2022 sempre di Gucci alla Milano Fashion Week, che ha visto sfilare 68 coppie di gemelli mano nella mano, evidente riferimento alla scena iconica del thriller di Kubrick, quella in cui le due bimbe gemelle incoraggiavano il piccolo Danny a giocare con loro. Anche in quel caso Alessandro Michele ha decisamente voluto rendere omaggio a Shining.

E allo stesso film si è ispirato anni prima Alexander McQueen che per la sua sfilata nel 1999 ricreò le atmosfere dell’Overlook Hotel in cui si svolge gran parte del thriller interpretato da Jack Nicholson trasformando la passerella nel labirinto innevato che appare nel finale della pellicola. Lo stilista aveva fatto riferimento a Stanley Kubrick anche nella collezione Sarabande del 2007 facendo sfilare sulle note della colonna sonora di Barry Lyndon meravigliosi abiti floreali, alcuni di essi oggi esposti al MET di New York.

 

Jimmy Lion, il brand newyorkese di calze di alta qualità, ha reso omaggio al genio del cinema con una collezione realizzata interamente in cotone organico al 100%. Sviluppata in collaborazione con la SK Film Archives LLC è ispirata ai protagonisti di 4 dei suoi film: Arancia Meccanica, Shining, Full Metal Jacket e 2001: Odissea nello Spazio e venduta con un set di adesivi originali. Ogni modello cattura l’essenza del film a cui si ispira offrendo agli appassionati del genere una possibilità unica di indossare praticamente un pezzo di cinema.

Anche Jeremy Scott ha mostrato la sua grande passione per Kubrick svariate volte. Nel 2021 ha messo in scena uno show ispirato ad Arancia Meccanica, l’anno suguente a 2001: Odissea nello spazioUno spettacolo esilarante e ricco di creatività a cominciare dal set che era una replica di quella che Kubrick chiamava “la camera d’albergo della provincia francese”, mentre gli abiti erano un assemblaggio di oggetti per la casa: lampade, vasi, vassoi, orologi che sfilavano sulle note della colonna sonora del film.

Jeremy Scott alla sfilata Moschino A/i del 2022

Jeremy Scott alla sfilata Moschino A/i del 2022

Jun Takahashi, fondatore di Undercover, in diverse collezioni ha dimostrato di essere letteralmente affascinato dal culto del Maestro. Nel 2018 con una collezione totalmente dedicata a Shining sia nella colonna sonora sia nell’ambientazione, dove due modelle gemelle nei panni delle inquietanti gemelline Grady sono apparse in abiti azzurro cielo ricoperti di gocce di sangue fatte con perline rosse. La stagione successiva a Pitti Immagine Uomo invece ha messo in scena 2001: Odissea nello spazio con fotogrammi del dottor Bowman e frasi tratte dal film che hanno ricoperto giacche, borse, pantaloni, cappelli e mantelli. L’anno seguente si è dedicato invece ad Arancia Meccanica, rivestendo nuovamente i capi con i frame della pellicola.

Jean-Paul Gaultier ha attinto svariate volte ai costumi indossati dal protagonista di Arancia Meccanica Alex DeLarge interpretato da Malcolm McDowell. Nel 1990 si è chiaramente ispirato ai drughi, la gang dei bad boys del film, per realizzare i costumi del Blond Ambition Tour di Madonna che ha trasformato in una specie di dominatrice dal reggiseno conico abbinato a bretelle, bombetta e bastone. Ispirazione che  ritroviamo anche nella sua collezione menswear Autunno/Inverno 2008.

Uno dei capi più applauditi della collezione di Stuart Vevers al suo debutto al timone come direttore artistico di Coach è la riedizione di una maglia che rappresenta la navetta Apollo indossata da Danny Torrance, il bambino di “Shining”.

La maglia ispirata a Shining nel 2014 di Coach disegnata da Stuart Vevers

La maglia ispirata a Shining di Coach disegnata da Stuart Vevers

Per la sua ultima collezione andata in scena a gennaio a Milano. Lo stilista è partito dalle tende e i quadri appesi alle pareti nel film realizzati da Christiane Kubrick, la vedova del regista, che erano parte integrante della psicologia delle scene. Velluto e raso. Imbottiture e drappeggi. Loungewear e tacchi a spillo. Le immagini dei dipinti  disegnati dalla moglie del regista sono stampate su maglieria, talvolta, un singolo soggetto suddiviso su tre diversi abiti lunghi.

“L’ho rivisto ad agosto e ho deciso che sarebbe stato il tema della mia collezione. Non avevo mai fatto nulla sul cinema prima d’ora. È uno dei miei preferiti e penso che sia anche un ottimo film di Natale” ha scherzato Jonathan Anderson che ultimamente ha collaborato con Luca Guadagnino per  Queer con Daniel Craig e Drew Starkey.

Sfilta uomo a Milamo di JW Anderson ispirato a Eyes wide shut

Sfilta uomo a Milamo di JW Anderson ispirato a Eyes wide shut

Insomma i lungometraggi più celebri del regista visionario continuano a ispirare in lungo e in largo gli immaginari artistici ed estetici di stilisti contemporanei, trasformandosi in veri e propri omaggi alla figura di Stanley Kubrick. Collezioni che risultano familiari agli occhi di tutti perché riconducibili a scene di film amatissimi che fanno parte del nostro vissuto.