Berlino, Tristán Ulloa e Michelle Jenner: “Raccontiamo l’amore: punto di forza e debolezza di ogni personaggio”

Il carpe diem, la realtà aumentata e l'opportunità di raccontare storie personali ma universali. I due attori raccontano a THR Roma l'esperienza sul set di Berlino, lo spin-off de La casa di carta, dal 29 dicembre su Netflix

“L’amore”. Lo pronunciano all’unisono Tristán Ulloa e Michelle Jenner il tema di Berlino (qui la nostra recensione), spin-off de La casa di carta dal 29 dicembre su Netflix. I due attori interpretano, rispettivamente, Damián, un professore filantropo e consigliere del protagonista con il volto di Pedro Alonso, e Keila, un genio dell’ingegneria elettronica. Due membri della banda decida a far sparire gioielli per un valore di 44 milioni grazie a una sorta di trucco magico.

“L’essenza di Berlino è godersi la vita, l’amore, il lusso al massimo” sottolinea a THR Roma Ulloa. “Vivere nel presente, il carpe diem. Godersi il qui e ora senza pensare a quello che succederà domani”. “Per il resto dei personaggi l’amore è quello che li fa sentire vivi e, allo stesso tempo, mette in pericolo il piano. È l’elemento che potrebbe mandare tutto in malora in un secondo. Mostra i punti deboli di ciascuno di loro” aggiunge Jenner.

Berlino e la realtà aumentata

Proprio grazie al suo personaggio, la serie Netflix parla anche della realtà aumentata, una tematica al centro di molte discussioni e sempre più presente anche nel cinema e nella serialità. “È uno dei motivi principali del grosso sciopero negli Stati Uniti” commenta Ulloa. “È una cosa che colpisce tutti, ed è qualcosa sulla quale dobbiamo imparare a legiferare e ad usare senza che metta a rischio i nostri lavori”.

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“Una cosa è l’intelligenza artificiale, un’altra la realtà aumentata. Ho il visore e adoro usarlo. Quindi penso che si possa generare del contenuto. È qualcosa di diverso” osserva Jenner. “Ma sì, l’intelligenza artificiale è un tema sul quale è necessario creare una legislazione, assolutamente”.

L’eredità de La casa di carta

La casa di carta è diventata un fenomeno globale il cui successo ha permesso non solo di realizzare il suo spin off, Berlino, ma ha contribuito a far sì che le piattaforme investissero maggiormente su produzioni europee. “Questa serie di sicuro ha aperto molte porte, ci ha dato un palcoscenico internazionale e sicuramente è un’opportunità per mostrare il nostro talento e le storie che possiamo raccontare” afferma Jenner.

“Credo che, senza rinunciare alla nostra essenza, possiamo raccontare storie che siano universali. È come il detto: ‘Parla del tuo villaggio e parlerai del mondo’” continua Ulloa. “Parlando di quello che conosciamo, il pubblico di altri paesi si riconosce in quella storia ed è anche questo il bello dello streaming”.