Strani colpi di scena durante la stagione dei premi di quest’anno. Come protagonista di uno di questi singolari avvenimenti troviamo la storia scritta dalla regista Ava DuVernay e il suo film Origin, la cui sceneggiatura è stata considerata un adattamento dal comitato esecutivo della sezione scrittori dell’Academy, come ha appreso The Hollywood Reporter, nonostante sia stata classificata come sceneggiatura originale dalla Writers Guild of America.
Il dramma, presentato in anteprima ai festival internazionali di Venezia e Toronto, è ispirato al bestseller del 2020 di Isabel Wilkerson, Caste: The Origins of Our Discontent. Wilkerson, vincitrice del Premio Pulitzer per il suo libro del 2010 The Warmth of Other Suns, non compare in Caste, ma è il cuore pulsante e l’anima di Origin, ritratta dalla candidata all’Oscar Aunjanue Ellis-Taylor. Il libro parla di pregiudizi in vaste aree storiche e geografiche, mentre il film racconta il percorso di Wilkerson per arrivare a questi collegamenti.
Oscar 2024, tra Barbie e Origin: come si divideranno le candidature?
La sceneggiatura di Origin concorrerà ora per una nomination all’Oscar contro film del calibro di Barbie (Noah Baumbach e Greta Gerwig) – che, come Variety ha riportato per primo mercoledì 3 gennaio, è stato spostato in questa categoria dal comitato esecutivo della sezione scrittori – oltre a Oppenheimer (Christopher Nolan), Povere creature! (Tony McNamara), Killers of the Flower Moon (Eric Roth e Martin Scorsese), American Fiction (Cord Jefferson), La zona d’interesse (Jonathan Glazer) e Spider-Man: Across the Spider-Verse (Dave Callaham, Phil Lord e Chris Miller).
In lizza per una nomination ai WGA Award, invece, ci saranno Barbie, Past Lives (Celine Song), The Holdovers – Lezioni di vita (David Hemingson), Maestro (Bradley Cooper e Josh Singer), May December (Samy Burch e Alex Mechanik), Saltburn (Emerald Fennell), Air – La storia del grande salto (Alex Convery) e Rustin (Dustin Lance Black e Julian Breece).
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