Dopo aver presentato nel 2019 il suo lungometraggio d’esordio, Simple Woman, al Toronto Film Festival, la romana Chiara Malta ha vinto ieri con Chicken for Linda!, insieme al francese Sébastien Laudenbach, il premio Cristal per il miglior film all’Annecy International Animation Film Festival. Una favola moderna sul rapporto tra madre e figlia, passata allo scorso festival di Cannes nella sezione Acid (“Un po’una periferia, l’animazione meriterebbe maggiore visibilità”), che in Italia arriverà nel 2024 con I Wonder Pictures dopo l’imponente uscita francese, il prossimo 18 ottobre, in 200 copie. Una storia semplice, quella di una madre che cerca disperatamente per la città gli ingredienti per preparare alla bambina una ricetta, il pollo ai peperoni, che le cucinava il defunto papà: ma è il giorno dello sciopero generale e fare qualsiasi cosa diventa un’avventura. Tra le voci del film – prodotto da Dolce Vita Films, Miyu Productions e Flaminio Zadra di Palosanto – anche quella di Pietro Sermonti, che tuttavia non parteciperà al doppiaggio italiano.
Dal film di finzione all’animazione: come mai?
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La mia impressione, per la verità, è stata quella di girare un film. Volevo che la sceneggiatura fosse calata nella realtà, perché spesso, nell’animazione, sento una certa distanza. Nel passaggio al disegno si perde la vivacità della vita vera. Quando giri un film dal vero c’è l’incontro con gli attori, la realtà del set, la scelta dei punti macchina. In animazione no. E così anche per Chicken for Linda! ho voluto costruire un set. Vero, con gli attori veri. Siamo andati nei luoghi del film, con le macchine, gli operatori, la segretaria d’edizione, tutto. Volevo che in sceneggiatura entrasse la vita del set. Tornati dal set, abbiamo modificato il copione. E poi volevo l’audio. Inteso non come semplice suono, ma come “gioco della recitazione” fra gli attori. Ho montato un film sonoro, e approfittando della velocità di disegno di Sébastien, ho lavorato sugli schizzi in animatic (lo storyboard animato, ndr). Avevamo sette animatori, una decoratrice e un assistente che lavoravano accanto a noi, in sala di montaggio.
Per chi è questa storia?
Volevo fare un film per bambini. Con Sébastien lavoro da anni. Con lui ho scritto il mio primo lungo, che andò a Toronto e avrebbe dovuto distribuire Lucky Red. Ma la pandemia, diciamo, non ha aiutato. Abbiamo voluto fare un film che nobilitasse i bambini: è dall’infanzia che arrivano tutti i migliori adulti che conosciamo. Siamo partiti da tre tracce: riparare a quel senso di ingiustizia che abita l’infanzia di ciascuno di noi; raccontare la memoria dei bambini, per i quali una cosa accaduta un anno fa è come se fosse successa un’era geologica prima, e in particolare la memoria del gusto, l’effetto madeleine. Sono da 23 anni in Francia e il pollo ai peperoni mi riporta immediatamente a mia nonna. E poi il dolore più grande per un bambino, che è quello della perdita di un genitore. Ci interessava osservare i bambini da soli. E farli ridere degli adulti.
Lei ha figli?
Sì ma sono grandi. Mio figlio ha 19 anni, mia figlia 15.
L’animazione per adulti ha pubblico in Italia?
Lo spero. In Francia sicuramente. Usciremo in 200 copie, ci danno fiducia. Abbiamo vinto il premio “colpo al cuore” degli esercenti a Cannes, perché è un film che mette di buon umore ma tratta seriamente il suo pubblico. In Italia a breve iniziamo il doppiaggio, perché vorrei arrivare anche al pubblico dei bambini che non sanno leggere o scrivere.Useremo doppiatori professionisti e conserveremo le voci d’ambiente francesi, per non negare la nazionalità del film. Pietro Sermonti nella versione francese ha il ruolo del papà e sul finale ha anche un momento musicale. Sono felice di dire che il film andrà questa estate al festival di Locarno.
Tornerà a girare in Italia?
Sto tornando. Ho finito di girare una serie per Prime Video con Fidelio e Groenlandia, Antonia, con Valerio Mastandrea. Siamo stati sul set da febbraio a giugno per uscire a fine anno. Abbiamo girato a Roma e a Santa Severa, la lanceremo il prossimo 12 luglio. Nell’aprile 2024 girerò, prodotta da Indiana e Francesco Melzi, con una coproduzione francese, l’adattamento dal primo romanzo di Alessandro Piperno, Con le peggiori intenzioni.
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