Trash Secco, dopo Bassifondi in arrivo la prima personale di pittura

L'artista romano, da domani al cinema con il suo secondo film dopo la prima al cinema Troisi di Roma, racconta a THR Roma i suoi prossimi progetti. Anche in pittura: "Non esporrò come persona, ma come movimento"

Regista, autore e pittore. Ma anche filosofo (alla sua maniera), artista underground, pensatore. Francesco Pividori, in arte Trash Secco, racconta a THR Roma il percorso che l’ha portato dalla frontiera del web alla vetrina del cinema, riflettendo sulle connessioni “metafisiche” tra la pittura – suo primo amore – e la scrittura, “tra Olmi, Socrate, Garrone e Nietzsche”.

In occasione della prima al Cinema Troisi del suo film Bassifondi – affresco pasoliniano sulla quotidianità di due senzatetto di Roma, scritto con i fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, da domani in sala – Trash Secco apre le porte del suo laboratorio-rifugio nel quartiere Centocelle di Roma, tra quadri, tele, pitture, materiale di recupero e riciclo creativo di oggetti “cui restituisco una seconda vita”.

Nel suo futuro professionale, oltre al nuovo film in fase di sceneggiatura (“Sarà il secondo di una trilogia, e stavolta scriverò da solo”), anche una grande mostra dei suoi dipinti, in preparazione: “Sarà una mostra collettiva in cui presenterò Trash Secco non come persona, ma come movimento – racconta – portando con me tanti artisti che non hanno mai avuto una vetrina. Perché quando ho cominciato io, nessuno mi ha dato la possibilità di esporre la mie opere”. Tra racconti di vita vissuta, incursioni nel folle mondo dei rave party, riflessioni sul senso dell’arte, Pividori si presenta al pubblico con disarmante candore: “In ogni mio film racconto anche una parte dei miei traumi. Spero che possa essere utile anche al pubblico, che lo vivano come una catarsi”.