Il sindacato degli attori vota per autorizzare uno sciopero contro l’industria dei videogiochi

"È ora che le aziende produttrici smettano di giocare e si impegnino per raggiungere un accordo", ha dichiarato la presidente della SAG-AFTRA Fran Drescher, mentre gli interpreti del settore chiedono un nuovo contratto collettivo

Il sindacato degli attori SAG-AFTRA si prepara a un nuovo sciopero. Lunedì 25 settembre, il 98.32% dei membri si è detto favorevole a un’autorizzazione di sciopero per l’industria dei videogiochi, con il voto 34,687 addetti ai lavori, che rappresentano il 27.47% di persone aventi diritto. Mentre il risultato non assicura uno stop dei lavori nel prossimo futuro, è comunque una freccia ulteriore all’arco del comitato di negoziazione, che può chiamare lo sciopero durante i negoziati per il nuovo contratto collettivo Interactive Media Agreement (IMA).

“È ora che le aziende produttrici di videogiochi smettano di giocare e si impegnino seriamente per raggiungere un accordo su questo contratto”, ha dichiarato la presidente della SAG-AFTRA Fran Drescher. “Il risultato di questa votazione dimostra che i nostri membri comprendono la natura esistenziale di questi negoziati e che è giunto il momento per queste aziende – che guadagnano miliardi di dollari e pagano profumatamente i loro amministratori delegati – di dare ai nostri interpreti un accordo che mantenga l’esibizione nei videogiochi come una carriera praticabile”, conclude la presidente.

In risposta al voto di autorizzazione allo sciopero, un portavoce dell’IMA ha dichiarato: “Continueremo a negoziare in buona fede per raggiungere un accordo che rifletta l’importante contributo degli artisti rappresentati dalla SAG-AFTRA nei videogiochi”. E continua: “Abbiamo raggiunto accordi provvisori su oltre la metà delle proposte e siamo ottimisti di poter trovare una soluzione al tavolo delle trattative”.

L’autorizzazione allo sciopero

Il periodo di votazione è iniziato il 5 settembre e si è concluso nella giornata di ieri, prima della ripresa dei negoziati martedì 26. “Temiamo che, senza una leva sostanziale, le compagnie continueranno a fare resistenza”, afferma il sindacato. “L’esito delle trattative dell’IMA determinerà se i nostri iscritti che lavorano nei media interattivi potranno continuare a guadagnarsi da vivere facendo il lavoro che amano e in modo professionale”.

Le trattative per il nuovo contratto – che copre il lavoro di voice over, motion capture e stunt nei videogiochi, oltre ad altre performance – sono in corso da quasi un anno con un gruppo di datori di lavoro che comprende Activision Productions Inc., Blindlight LLC, Disney Character Voices Inc., Electronic Arts Productions Inc., Epic Games, Inc., Formosa Interactive LLC, Insomniac Games Inc., Take 2 Productions Inc., VoiceWorks Productions Inc. e W.B. Games Inc.

Il nuovo contratto per i videogiochi

Con queste trattative, il sindacato sta cercando di migliorare in modo significativo i compensi per gli artisti che lavorano sotto questo contratto, per contrastare gli effetti dell’inflazione, per regolamentare l’uso dell’intelligenza artificiale  nelle performance nei videogiochi e per implementare maggiori misure di sicurezza sia per gli artisti che davanti alla telecamera sia quelli che lavorano con la voce.

“Non è drammatico dire che siamo a un bivio in cui è in gioco la sostenibilità stessa di una carriera nei videogiochi”, ha dichiarato il vicepresidente esecutivo della SAG-AFTRA Ben Whitehair ai membri in un recente video-comunicato. Ray Rodriguez, responsabile dei contratti della SAG-AFTRA, ha condotto le trattative per il sindacato, mentre William E. Zuckerman, socio dirigente di Kauff McGuire & Margolis, ha condotto le trattative per il management.

“Tra lo sfruttamento dell’IA e il ritardo dei salari, chi lavora nei videogiochi si trova ad affrontare molti degli stessi problemi di chi lavora nel cinema e nella televisione”, ha dichiarato Ray Rodriguez. E conclude: “Questa autorizzazione allo sciopero afferma con forza che dobbiamo raggiungere un accordo che compensi equamente questi artisti di talento, che preveda misure di sicurezza di buon senso e che permetta loro di lavorare con dignità. La sopravvivenza dei nostri membri dipende da questo”.