Paul McCartney: “Chi mi accusa di scrivere canzoni d’amore sdolcinate è perché non l’ha mai provato”

"Sono stato sul punto di convincermi di dover essere più tosto, più terreno. Ma mi sono anche reso conto che è ciò che è esattamente questo sentimento", ha dichiarato l'ex membro dei Beatles

Di THR ROMA

“Non sono stati fortunati abbastanza da averlo provato”. È la risposta perentoria di Paul McCartney nei confronti di chi lo accusa di scrivere canzoni a volte troppo sdolcinate o troppo mielose. L’ex membro dei Beatles ha dedicato un intero episodio del suo podcast, A Life in Lyrics, al tema.

“Sono stato accusato – ha dichiarato durante l’episodio – di scrivere sciocche canzoni d’amore e sono stato sul punto di convincermi di dover essere più tosto, più terreno. Ma mi sono anche reso conto che è ciò che è esattamente l’amore. È terreno”. McCarthey ha spiegato che a volte si meraviglia della critica che impreca contro il suo patrimonio di canzoni d’amore, ma sostiene anche che le critiche vanno e vengono, mentre il potere della musica prevale sui ‘Signornò’.

Le canzoni d’amore di Paul McCartney

Sottolinea che l’amore è un sentimento così universale che lo spinge di continuo a scrivere canzoni sul tema. Lui stesso ha vissuto una meravigliosa favola d’amore con la moglie Linda McCartney, morta purtroppo nel 1998 a causa di un cancro diagnosticatole nel 1995. Ha concluso il suo episodio del podcast dicendo che non si sentirà mai imbarazzato per le sue canzoni d’amore, e che si tratta di un argomento tutt’altro che sdolcinato.

Paul McCartney insieme a quelli che furono una volta i Beatles è tornato in cima alle classifiche lo scorso anno grazie a Now and Then, il loro ultimo singolo che ha scalato il successo riportandoli nella classifica britannica dei brani più ascoltati dopo 54 anni, risultato raggiunto in soli otto giorni dalla sua uscita. Il 10 novembre la band ha perciò segnato dei nuovi record, entrando nella storia come il gruppo con il più lungo intervallo tra il primo e l’ultimo singolo al primo posto. Il brano si basa su una registrazione privata effettuata da John Lennon alla fine degli anni settanta e ripresa all’inizio del 2023 dai membri superstiti del gruppo, Paul McCartney e Ringo Starr.

(Ansa)