Pink nega di aver sventolato bandiere israeliane ai concerti dopo gli attacchi di Hamas

"Sono profondamente rattristata dallo stato del mondo. Prego per tutti noi", ha dichiarato la popstar sul suo account X. "Nel mio spettacolo non sventolo simboli a sostegno di niente e nessuno, tranne quelli LGBTQIA+"

La cantante pop Pink (alias Alecia Moore) ha negato di aver sventolato bandiere israeliane ai suoi concerti rock dopo che il sud di Israele è stato attaccato 10 giorni fa da Hamas. “Questo post sarà controverso per alcuni. A questo punto, anche respirare è controverso. Sto ricevendo molte minacce perché la gente crede erroneamente che io stia sventolando bandiere israeliane nei miei concerti. Non è così”, ha dichiarato Pink sul suo account X (ex Twitter) domenica 15 ottobre.

La popstar ha poi aggiunto che nel suo tour sventola le bandiere Poi, ovvero le bandiere tradizionalmente utilizzate come simbolo di pace dal popolo Maori della Nuova Zelanda. “Erano usate molti, molti anni fa dal popolo Maori in Nuova Zelanda e poiché trovo bellissime – sia queste bandiere che il popolo Maori – le stiamo usando. Nel mio spettacolo non sventolo bandiere a sostegno di niente e nessuno, tranne la bandiera arcobaleno. Questa rimarrà la mia posizione”, ha aggiunto Pink nel suo post.

Ha chiesto comprensione dopo essere stata minacciata da diversi hater e troll sui social media. “Sono un essere umano. Credo nella pace. Nell’uguaglianza. Nell’amore. Sono profondamente rattristata dallo stato del mondo. Prego per tutti noi”, ha aggiunto.

Oltre Pink, anche Gal Gadot e Natalie Portman

Gli attacchi di Hamas di 10 giorni fa hanno causato la morte di circa 1.300 israeliani, la maggior parte dei quali civili; in seguito, Israele ha dichiarato ufficialmente guerra ad Hamas a Gaza e circa 2.750 palestinesi hanno perso la vita nel conflitto in corso, secondo il ministero della salute palestinese a Gaza.

Celebrità come Natalie Portman, Jerry e Jessica Seinfeld, Jamie Lee Curtis, Gal Gadot, Amy Schumer, Chelsea Handler e altri hanno utilizzato i social media per condividere il loro sostegno a Israele dopo che il gruppo terroristico Hamas ha lanciato attacchi aerei e terrestri mortali contro il Paese.  

Altrove, la supermodella Gigi Hadid, per metà palestinese, è intervenuta su Instagram dopo gli attacchi di Hamas per condannare il fatto di “terrorizzare persone innocenti” e la rappresaglia di Israele a Gaza, ribadendo il suo storico sostegno alla causa palestinese.

Traduzione di Nadia Cazzaniga