Taylor Swift ha spiegato il significato di alcune delle sue nuove canzoni. Su Amazon Music, Swift ha offerto un’esperienza track-by-track di alcuni dei brani contenuti nel suo nuovo album The Tortured Poets Department. La cantante ha rivelato tutte le fonti di ispirazione dietro alle canzoni Fortnight con Post Malone, Florida!!! con Florence + the Machine, Who’s Afraid of Little Old Me?, My Boy Only Breaks His Favorite Toys e Clara Bow.
Swift ha definito l’album “un’antologia di nuovi progetti che riflettono eventi, opinioni e sentimenti di un momento fugace e fatalista, che è stato sensazionale e doloroso in egual misura”.
“Il capitolo è chiuso e sbarrato”, ha proseguito. “Non c’è nulla da vendicare, non ci sono conti da regolare una volta che le ferite si sono rimarginate. E riflettendoci meglio, un buon numero di esse si sono rivelate autoinflitte. Chi scrive è fermamente convinto che le nostre lacrime diventino sacre sotto forma di inchiostro su una pagina. Una volta che abbiamo raccontato la nostra storia più triste, possiamo liberarcene. E allora tutto ciò che rimane è la poesia tormentata”.
In seguito Swift ha sorpreso i fan pubblicando un’espansione segreta: una sorta di “doppio album” di The Tortured Poets Department con 15 canzoni in più. “Sorpresa alle 2 del mattino: The Tortured Poets Department è un DOPPIO album segreto”, ha scritto su Instagram. “Avevo scritto tante poesie torturate negli ultimi due anni e volevo condividerle tutte con voi. Quindi ecco la seconda puntata di TTPD: The Anthology. 15 canzoni in più. Ora la storia non è più mia… è tutta vostra”.
My Boy Only Breaks His Favorite Toys
“È una metafora dal punto di vista del giocattolo di un bambino. Sei il giocattolo preferito di qualcuno finché non ti rompe e non vuole più giocare con te. È così che molti di noi si trovano in alcune relazioni in cui siamo apprezzati da una persona all’inizio, e poi all’improvviso ci rompe o ci svaluta nella sua mente. Tendiamo ad aggrapparci a quel “no, no. Avresti dovuto vederlo la prima volta che mi ha visto. Tornerà a pensarci. Si ricrederà”. È una specie di canzone sulla negazione, per poter vivere in questo mondo e capire che c’è ancora speranza, anche dopo una relazione tossica e distruttiva”.
Florida!!!
“Cosa succede quando la tua vita non va bene, hai fatto delle scelte sbagliate, ti senti circondato dalle dure conseguenze di tutto ciò e le circostanze non ti hanno portato dove pensavi di arrivare? Quando vuoi solo fuggire da tutto ciò che hai sempre conosciuto, c’è un posto dove puoi andare?”, argomenta Swift.
La cantautrice ammette di guardare sempre il legal reality show Dateline. “Dove vanno a finire le persone che commettono questi crimini? Vanno in Florida. Cercano di reinventarsi, di avere una nuova identità, di mimetizzarsi. Quando qualcuno ti spezza il cuore, una parte di te pensa: ‘Voglio un nuovo nome. Voglio una nuova vita. Non voglio che nessuno sappia dove sono stato’. E questo è stato il punto di partenza: dove si può andare per reinventarsi e mimetizzarsi? In Florida!”.
Who’s Afraid of Little Old Me?
“Essere sotto gli occhi di tutti sin da adolescente ha un impatto sulla tua percezione del mondo e di te stesso. Il mondo sente di avere la responsabilità di giudicarti, di criticarti e di dare il proprio giudizio, e questo può davvero gravare su di te”, dice Swift, raccontando il significato della canzone, che è stata scritta da sola al pianoforte “in un momento in cui mi sono sentita amareggiata per tutte le cose che come società e come cultura facciamo vivere ai nostri artisti “. Il che, spiega, sarebbe un concetto ben esplorato nell’album. “Cosa facciamo ai nostri scrittori, ai nostri artisti e ai nostri creativi? Li sottoponiamo all’inferno. Guardiamo quello che creano e poi lo giudichiamo. Come società ci piace guardare gli artisti che soffrono, a tal punto da provocare quel dolore, limitandoci a guardare cosa succede”.
L’autrice racconta che a volte si sente come una “strega in una casa stregata” quando non riesce a far fronte alla situazione con i suoi normali meccanismi di difesa. “Questa canzone parla di una mia sensazione vera, ed è sempre un bene quando si può essere onesti su queste cose”.
Clara Bow
Swift descrive la canzone come un “commento” di ciò che si è visto nel settore nel corso del tempo. “Quando ero piccola mi sedevo nelle case discografiche per cercare di ottenere un contratto, e loro mi dicevano: ‘Sai, ci ricordi…’, nominavano un’artista e poi dicevano qualcosa di denigratorio su di lei. ‘Ma tu sei questo, sei molto meglio in questo o quel modo’. Ed è così che insegniamo alle donne a vedersi, come se potessimo essere le nuove sostitute di queste donne che hanno fatto qualcosa di grande prima di noi”.
“Così mi è venuta l’idea che si tratti di una conversazione tra una giovane ragazza di fronte alla scrivania e l’uomo o la donna di potere seduti dietro la scrivania, che le dicono: ‘Oh, mi ricordi così tanto una donna che è venuta prima di te, ma non preoccuparti, tu sei migliore. Faremo di te la nuova lei’. Così ho scelto donne che hanno fatto grandi cose in passato e sono state archetipi di grandezza nell’industria dello spettacolo. Clara Bow è stata la prima “it girl”. Stevie Nicks è un’icona e un esempio incredibile per chiunque voglia scrivere canzoni e fare musica. Ho pensato che sarebbe stato interessante parlare di quanto sia strano considerare che questo è ciò che facciamo come società”.
Una poesia di Stevie Nicks. Scritta a mano
Secondo quanto riferito, le copie fisiche del nuovo album includono anche una poesia scritta a mano da Stevie Nicks per Swift, riportata sulla copertina dell’lp o sul libretto del cd. L’intestazione della poesia recita: “Per T… e per me…” e, nel corso della poesia, Nicks sembra preparare gli ascoltatori a tutti quei brani post-rottura.
“Lui era innamorato di lei/ O almeno lei lo pensava/ Lei aveva il cuore spezzato/ Forse anche lui/ Nessuno dei due lo sapeva. Lei era troppo calda per essere gestita/ Lui era troppo alto per provarci/ Lui non riusciva nemmeno a vederla/ Non apriva gli occhi/ Lei stava andando verso le stelle/ Lui non le disse addio”, si legge nella poesia.
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