Bradley Cooper: “Forse non sarei ancora vivo se non fossi diventato padre”

In un episodio del podcast Armchair Expert con Dax Shepard, l'attore ha raccontato della sua esperienza con la genitorialità e delle sensazioni provocate dalla figlia Lea, avuta dalla modella Irina Shayk nel 2017

Bradley Cooper ha spiegato quanto il diventare padre lo abbia aiutato nella vita. Durante un’apparizione nell’episodio di lunedì 26 febbraio del podcast Armchair Expert con Dax Shepard, l’attore-regista-produttore di Maestro ha rivelato: “Non sono sicuro che sarei ancora vivo se non fossi diventato un papà”.

Cooper ha frequentato dal 2015 al 2017 la modella Irina Shayk, che nel 2017 ha dato alla luce la loro unica figlia, Lea. “Avevo solo bisogno di qualcuno che dicesse: ‘Adesso lanceremo quest’enorme ancora’”, ha detto l’attore candidato all’Oscar a Shepard. “Io mi sono chiesto: ‘Perché? Stiamo accelerando! Ho appena fatto un upgrade alla barca e so finalmente da dove soffia il vento’. E la risposta è: ‘No, c’è uno tsunami in arrivo. Hai bisogno di un’ancora e la getteremo’. Perché tutto questo determinerà ogni cosa che farai da ora in poi. Il tuo dna ti ricorderà che c’è al mondo qualcosa di più importante di te”.

Ha poi raccontato che quando sua figlia era appena nata, non riusciva a capire gli altri genitori che dicevano: “Morirei in un secondo per mia figlia”. Durante i primi due mesi di vita di Lea, ricorda di aver pensato: “Non so nemmeno se amo davvero questa bambina. È fantastica. È bella. Sto guardando questa cosa trasformarsi”, ma poi i  sentimenti e le prospettive sono cambiati in un istante. “All’improvviso, non ci sono più domande”.

L’attore di A Star Is Born ha anche parlato apertamente dei suoi problemi passati con la dipendenza, e in precedenza aveva affermato di sentirsi “molto fortunato” ad averli superati, essendo attualmente sobrio da quasi vent’anni. Sempre durante il podcast, Bradley Cooper ha spiegato che essere padre lo ha portato a voler lavorare su se stesso per diventare la sua versione migliore, con l’obiettivo di fare “il minor danno possibile a mia figlia”.