Robert Pattinson: “Quando accetto un ruolo ho molta paura dell’umiliazione”

L'attore ha parlato anche dell'ansia di trovare il suo posto a Hollywood e in generale nella società. "È come se vivessi al massimo per il tempo in cui fai un film ma sei impiegato per tre mesi. È la cosa più stressante del mondo"

Robert Pattinson ha svelato quello che prende in considerazione prima di accettare un ruolo cinematografico.

Durante una conversazione con il comico Jordan Firstman per la rivista Interview, è stato chiesto all’attore se gli fosse mai capitato un progetto che non gli piaceva.

Pattinson ha risposto: “Non proprio, ma ho paura di non essere in grado di impegnarmi a pieno in un ruolo”. Paura di non riuscire a dare il massimo, ha spiegato, ed è a questo che deve pensare molto prima di decidere di interpretare una parte.

“Ho una profonda paura dell’umiliazione”, ha detto. “E poi, in un certo senso, sai che dipende da te. Puoi dire che è una sceneggiatura di merda o che il regista è un cazzone o bla, bla, bla, ma alla fine, a nessuno interesseranno i motivi. Sei tu quello che tutti chiameranno incapace. E la stragrande maggioranza delle persone dirà che sei un incapace anche quando hai fatto del tuo meglio”.

Robert Pattinson e l’ansia da Hollywood

La star di Twilight aveva già parlato in precedenza dell’ansia che circonda la sua carriera e della pressione per rimanere rilevante a Hollywood. Pur amando i film indipendenti, nel 2020 ha dichiarato alla rivista GQ di aver capito di volere una maggiore sicurezza dopo aver iniziato l’anno senza alcun progetto in vista.

“Il problema che stavo riscontrando era che, per quanto amassi i film [indie] che stavo facendo, nessuno li vedeva”, aveva detto. “Mi spaventa, perché non so quanto sia fattibile per una carriera. Non so quante persone ci siano effettivamente nell’industria disposte a sostenerti senza che ci sia una qualche fattibilità commerciale”.

Ora, a distanza di anni, l’idea di trovare il suo posto a Hollywood, o nella società in generale, è ancora nella mente di Pattinson.

“Penso sempre che passerò la maggior parte della mia vita senza lavoro, disperato e con la sensazione di essere un fallimento totale”, ha detto a Firstman. “Penso che la vita sia proprio così”.

L’attore ha aggiunto: “È come se fossi al massimo per la maggior parte del tempo in cui fai un film, ma sei impiegato per tre mesi. È la cosa più stressante del mondo”.

Anche se Pattinson si sente così, si è fatto un nome nel settore, dalla partecipazione a progetti indie come The Lighthouse, Tenet e Damsel al ruolo di Batman nel film del 2022 di Matt Reeves.

Traduzione di Nadia Cazzaniga