Sorriso contagioso, umiltà che non mina mai la consapevolezza di una professionalità altissima, una passione inesauribile per il proprio lavoro. Dovendo riassumere Francesca Calvelli in poche righe, vincitrice come miglior montaggio per il film di Marco Bellocchio (insieme al cinema e nella vita e a un certo punto anche in questa intervista) ma anche di successi televisivi come 1992 e L’amica geniale o di altri grandi autori come Marco Tullio Giordana e Saverio Costanzo, non si possono dividere le qualità professionali da quelle umane.
Francesca Calvelli, candidata ai David di Donatello per Esterno Notte
Arrivata alla nona candidatura per il premio più importante del cinema italiano (ha vinto nel 2010 per Vincere e nel 2020 per Il traditore), l’emozione rimane sempre tanta. “Sono così felice per questa nomination, soprattutto perché arriva per Esterno notte, un’opera che ho amato tanto”. E in cui lei è stata determinante. “Lo dico senza presunzione, ma credo che per quanto riguarda il linguaggio televisivo di quella che rimane un’opera cinematografica, sia stata importante, per Marco, la mia esperienza nella serialità d’autore”. Marco Bellocchio, suo sodale nel lavoro e compagno di vita, ascolta e a un certo punto interviene. “Ha una passione inesauribile, anche quando un lavoro non la convince lei cerca di fare di tutto per valorizzarlo. Non sono geloso degli altri registi con cui lavora, ma è vero che il rapporto tra chi monta e il cineasta è inevitabilmente una relazione intima, non potrebbe essere altrimenti essendo la scrittura finale del film”. Francesca sorride e dice “non si salva un film fatto male con il montaggio ma a volte succede che magari un esordiente ha ottime intuizioni in modo caotico e tu devi cercare, cercare e alla fine trovi il film, trovi l’unicità di quell’opera. Anzi, bisogna sempre cercare, anche con i grandi maestri perché montando qualcosa trovi sempre”. E chiosa, lui, “amo anche il fatto che non ha il senso di onnipotenza di altri suoi colleghi che pensano di poter salvare o affossare un film da soli”. E Francesca confessa “la sua energia inesauribile mi commuove”. E quando lui chiosa che “lei ha anche dei difetti” non sai se stai vedendo Sandra e Raimondo o Dario Fo e Franca Rame. Anzi, dopo Verdone in Vita da Carlo, non sarebbe male un “Bellocchio’s” con Francesca e Marco.
David di Donatello, quando si terranno
La 68ᵃ edizione dei Premi David di Donatello si terrà il 10 maggio a Roma, nei Lumina Studios, e sarà trasmessa in diretta su Rai1 in prima serata con la conduzione di Carlo Conti.
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