Il sindacato degli sceneggiatori spiega perché non ha rilasciato dichiarazioni su Israele e Gaza

"Ci rendiamo conto che per alcuni di voi questo messaggio è inadeguato", ha scritto la WGA in un comunicato, spiegando come sia cambiata la politica sulle dichiarazioni pubbliche dopo una ristrutturazione interna

La Writers Guild of America East (WGA, il sindacato degli sceneggiatori) ha spiegato perché non ha rilasciato alcuna dichiarazione sull’attacco di Hamas a Israele, sottolineando al contempo di essere impegnata contro l’antisemitismo e l’islamofobia, in mezzo a diverse critiche sul loro silenzio riguardo il conflitto.

In un messaggio inviato agli iscritti lunedì 23 ottobre, i vertici del sindacato hanno fatto notare che una recente ristrutturazione del sindacato ha portato a un cambiamento della politica sulle dichiarazioni pubbliche. L’organizzazione ha sottolineato che questo referendum è stato stimolato dal fatto che i giornalisti rappresentano ora il 40% dei suoi iscritti.

“Nel fare questo, noi dirigenti abbiamo deciso di rinunciare alle dichiarazioni pubbliche che non coinvolgono direttamente il nostro sindacato, i nostri settori o il movimento sindacale”, si legge nella nota attribuita alla presidente Lisa Takeuchi Cullen, alla vicepresidente sezione film/TV/streaming Erica Saleh, alla vicepresidente dei media online Sara David, alla vicepresidente sezione broadcasting/cable/streaming news Kathy McGee e al segretario-tesoriere Chris Kyle.

“Tali dichiarazioni hanno ostacolato il lavoro dei giornalisti iscritti e ci hanno diviso anziché unirci. Dopo il referendum, abbiamo fatto due dichiarazioni di questo tipo, entrambe sulla tutela dei giornalisti”.

Il messaggio della WGA

I leader hanno riconosciuto che questa mancanza di reazione probabilmente scatenerà delle critiche. “Ci rendiamo conto che ad alcuni di voi questo sembrerà inadeguato”, continua il messaggio. “Ci rendiamo anche conto che i nostri sentimenti personali sulle atrocità commesse da Hamas in Israele il 7 ottobre e sulla crisi umanitaria in corso a Gaza non saranno sufficienti. Rappresentare una diversità di lavoratori significa che il nostro sindacato è abbastanza forte da poter sostenere molti punti di vista diversi. Tuttavia, vogliamo essere chiari: in questo sindacato non c’è posto – in alcun modo – per l’antisemitismo o l’islamofobia”.

The Hollywood Reporter aveva riferito in precedenza che 75 membri della WGA si erano riuniti venerdì 20 ottobre per una riunione Zoom di 90 minuti per esprimere il proprio disappunto sul fatto che il sindacato non si sia unito ad altri come SAG-AFTRA e DGA nel condannare l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre, che ha ucciso 1.400 persone, molte delle quali civili. All’epoca, diverse fonti hanno riferito a THR che il consiglio di amministrazione della WGA era ancora diviso sulla risposta da dare e temeva che alcuni membri attivisti si sarebbero opposti a qualsiasi messaggio di sostegno a Israele.

Nel frattempo, la sezione occidentale della WGA non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in merito al conflitto.

Le critiche

In una lettera aperta pubblicata venerdì 20 ottobre, un gruppo di sceneggiatori ha criticato la WGA per non aver denunciato gli attacchi terroristici di Hamas. Il Simon Wiesenthal Center, una delle più grandi organizzazioni ebraiche per i diritti umani negli Stati Uniti, ha appoggiato la lettera con una propria dichiarazione.

Il messaggio della WGA East è stato condiviso poco dopo che centinaia di personalità di Hollywood hanno firmato una lettera aperta per ringraziare il Presidente Joe Biden per la sua determinazione nel contribuire alla restituzione degli ostaggi detenuti a Gaza.

Traduzione di Nadia Cazzaniga