Sex and the City arriva su Netflix: lo strano accordo con Hbo nella “guerra” dello streaming

Tutte le sei stagioni della serie verranno trasmesse in co-esclusiva con la piattaforma rivale della piattaforma Max. Una sorpresa, considerando che nelle licenze stabilite lo scorso luglio il titolo non era compreso. Arriverà ad aprile

Uno dei successi più iconici della Hbo sta per passare al suo più grande rivale di streaming. Tutte le sei stagioni della serie Sex and the City verranno trasmesse su Netflix. Secondo quanto riferito, la serie sarà aggiunta alla piattaforma in aprile come co-esclusiva con Max (quindi lo show sarà comunque disponibile anche sul servizio di streaming della Hbo).

L’accordo di licenza porta un pacchetto di contenuti che la casa madre della Hbo, Warner Bros. Discovery, ha concesso a Netflix lo scorso luglio, ma Sex and the City non era stato inizialmente annunciato come parte di quel pacchetto.

Mentre su Netflix saranno disponibili tutti i 94 episodi della serie originale – lanciata nel 1998 e interpretata da Sarah Jessica Parker, Kristin Davis, Cynthia Nixon e Kim Cattrall nei panni di quattro amiche di New York – sulla piattaforma non ci saranno invece i film di Sex and the City né l’attuale serie sequel, And Just Like That. Almeno, non ancora.

L’inedita licenza Hbo-Netflix

Non è certo la prima volta che la Hbo concede in licenza la serie, che è già stata trasmessa persino su Amazon Prime. Da un certo punto di vista, quindi, affittare lo show non è una vera e propria novità. Ciò che lo rende notevole è che si tratta di Netflix, alla quale fino all’anno scorso la Hbo aveva evitato di concedere in licenza i suoi spettacoli.

Inoltre, il mese scorso Netflix è stata dichiarata da alcuni opinionisti come la vincitrice della guerra dello streaming, data la capacità dell’azienda di continuare a battere le stime con l’aggiunta di abbonati – nonostante il periodo in cui molte piattaforme sono in difficoltà – e il modo in cui Netflix ha la capacità unica di rendere anche vecchi spettacoli di nuovo parte della conversazione culturale (come il caso di Suits). A tal fine, la concessione di licenze ha una sorta di senso strategico, dato che la scoperta dello show originale potrebbe contribuire a spingere gli spettatori verso And Just Like That.

Tra gli altri show già annunciati come parte dell’accordo figurano Band of Brothers, The Pacific, Six Feet Under, Ballers, Insecure e True Blood.

Il modello Hbo

Sex and the City, insieme a I Soprano del 1999, sono ampiamente accreditati come i due show che hanno reso popolare la Hbo come forza creativa dirompente nell’industria televisiva. Un canale via cavo che stava realizzando un nuovo tipo di programmazione per adulti di grande successo che ha fornito non solo un modello per gli sforzi futuri dell’azienda, ma probabilmente l’intero modello di contenuti seriali premium off-broadcast.

Secondo il New York Times, che ha dato per primo la notizia, l’aumento delle licenze per gli spettacoli a Netflix è un “tacito riconoscimento del fatto che non tutte le società di media saranno in grado di raggiungere la portata e la scala globale di Netflix nello streaming”.

Gli equilibri in gioco

A novembre, il capo della Hbo Casey Bloys ha affrontato il tema del cambio di strategia e ha affermato che c’è un “equilibrio” in gioco. “Dobbiamo proteggere gli spettacoli che abbiamo e che hanno successo”, ha affermato. “Ma, sapete, ho lavorato in televisione abbastanza a lungo che la syndication una volta era la pentola d’oro. Era la prova che il tuo show sarebbe andato avanti e avrebbe avuto una vita dopo la sua prima messa in onda e sarebbe vissuto per decenni. Quindi l’idea di vendere uno show al di fuori del proprio ecosistema non era un’idea insolita, ovviamente alla Hbo l’abbiamo fatto spesso con Band of Brothers, che era in onda, credo, su History network, ed Entourage, Curb Your Enthusiasm, Sex and the City. In pratica abbiamo venduto tutto, quindi non è un concetto nuovo”.

E ha proseguito:”Ovviamente lo streaming e il riorientamento delle aziende hanno influito su questo. Ma credo che il modo in cui lo stiamo facendo sia piuttosto cauto, in co-esclusiva, senza mai dare a nessuno un diritto esclusivo su uno show. Non credo comunque che daremo gli show più recenti”.