Jimmy Kimmel agli Oscar 2024: “Il post di Trump? Mi avevano chiesto di non leggerlo in diretta”

Il conduttore non ha ascoltato il consiglio, cogliendo l'occasione per un forte affondo politico contro l'ex presidente, ricandidato alle prossime elezioni. E ha replicato il duro attacco durante il suo Late Show: "È un cazz*ne"

Lo scontro tra Jimmy Kimmel e l’ex presidente Donald Trump, attivo ormai da anni, è proseguito domenica 10 marzo sul palco del Dolby Theatre di Hollywood. In un’intervista rilasciata nel backstage dopo la cerimonia, il conduttore degli Oscar 2024 ha fatto luce sul momento che è stato rapidamente incorporato nella trasmissione.

Verso la fine della diretta degli Oscar 2024, Kimmel, che ha condotto per quattro volte la cerimonia, ha risposto a un post critico dell’ex-presidente sui social, dopo che gli era stato detto che aveva un po’ di tempo in più prima della consegna dei premi più importanti della serata. Si è rivolto al pubblico dicendo: “Sono davvero orgoglioso di una cosa e mi chiedevo se potessi condividerla con voi. Ho appena ricevuto una recensione”.

Il post di Trump contro gli Oscar 2024

Il conduttore ha poi letto un post che Trump ha condiviso sulla sua piattaforma, Truth Social. “C’è mai stato un conduttore peggiore di Jimmy Kimmel agli Oscar?”, ha scritto l’ex-presidente. “Il suo monologo di apertura è stato quello di una persona inferiore alla media che si sforza troppo di essere qualcosa che non è, e che non potrà mai essere. Sbarazzatevi di Kimmel e magari sostituitelo con un altro ‘talento’ della Abc, George Slopanopoulos (probabilmente intendendo il giornalista George Stephanopoulos, ndr) che ha fatto il suo tempo, ma almeno costa poco. Farebbe sembrare tutti sul palco più grandi, più forti e più affascinanti”.

Trump ha poi messo da parte il suo giudizio sulla performance di Kimmel per passare alla critica generale della trasmissione. “Anche stasera, come accade da anni, uno show politicamente corretto davvero pessimo – Disarticolato, noioso e molto ingiusto. Perché non danno gli Oscar a chi se li merita?”, ha scritto su Truth Social. “Forse in questo modo il loro pubblico e i loro ascolti televisivi riemergeranno dall’abisso”. Ha poi naturalmente concluso con il suo slogan elettorale: “Make America Great Again! (Rendiamo l’America di nuovo grande)”.

La pungente conclusione di Kimmel

All’ascolto delle ultime parole, in platea è scoppiata una risata generale. A cui Kimmel ha risposto, ironicamente: “Vediamo se riuscite a indovinare quale ex-presidente ha appena postato questo messaggio? Nessuno? No? Beh, grazie, presidente Trump. Grazie per averci guardato. Ehi, a quest’ora non spengono le luci in prigione?”.

La battuta si riferisce ovviamente al fatto che, nonostante le incriminazioni, Trump sia ancora il candidato presidenziale repubblicano per le elezioni di novembre 2024.

La reazione dopo lo show

Dopo la cerimonia, Kimmel ha parlato con i suoi colleghi della Abc Kelly Ripa e Mark Consuelos. Ha rivelato di essere andato contro il parere di chi, nel backstage, gli aveva sconsigliato di leggere la critica di Trump in diretta. Si è sentito tuttavia abbastanza tranquillo e soddisfatto nel farlo, afferma ai due giornalisti.

Anche i critici sembrano concordare sul fatto che sia stato bravo come conduttore questa volta, la quarta in totale, con il critico televisivo principale di The Hollywood Reporter Daniel Fienberg che ha sottolineato nella sua recensione che Kimmel è “un ragazzo di cui ci si può fidare per fare un monologo e poi tenere insieme le componenti più disparate, riempire i tempi morti e in generale mantenere il tono leggero. Si destreggia bene, a prescindere da ciò che dice Trump”.

I precedenti fra Kimmel e Trump

Kimmel e Trump hanno una storia di punzecchiature reciproche. Il conduttore del Jimmy Kimmel Live! ha fatto di Trump un bersaglio comune dei suoi monologhi e l’ex-presidente, noto per aver twittato in diretta su alcuni dei più importanti eventi di Hollywood, ha fatto degli Academy Awards il bersaglio di alcuni dei suoi tweet più duri, risalenti al 2014.

Parlando con THR prima degli Oscar, a proposito dell’avvicinarsi di un altro anno elettorale incentrato su Trump, il conduttore del late night show ha detto che si diverte in fondo a far arrabbiare l’ex presidente. “Mi piace, perché so che lo infastidisce e questo mi stuzzica molto. E poi, di tanto in tanto, ne riceviamo conferma e questo mi ispira. Lui è la mia musa”, ha affermato Kimmel parlando di lui in onda.

Lunedì 11 marzo non è apparso alcun commento sulla pagina Truth Social di Trump. Lo stesso vale per Kimmel su X, anche se il conduttore è tornato al Jimmy Kimmel Live! la sera stessa con nuovo materiale per le sue battute.

Il monologo post-Oscar del Jimmy Kimmel Live!

“Abbiamo avuto John Cena nudo sul palco, e in qualche modo Trump è riuscito a essere il più grande cazzone della serata”, ha affermato Kimmel al pubblico del suo late show, il giorno dopo gli Oscar.

Alla cerimonia del 10 marzo, infatti,  Cena era salito sul palco apparentemente nudo, coprendosi con la busta del vincitore per annunciare il premio per i migliori costumi. Come confermato da Kimmel stesso, la gag era un’allusione a Robert Opel, che era corso nudo sul palco agli Academy Awards del 1974, un omaggio all’episodio nel suo 50° anniversario.

Non è stato facile convivere la rete a farlo, confessa Kimmel sempre nel suo monologo di apertura del Jimmy Kimmel Live!: “Continuavano a dirmi di aumentare le dimensioni della busta, ma prima di tutto devo congratularmi con John Cena”, ha scherzato Kimmel. “È raro che in queste cose si riesca a pensare davvero in grande”.

Arrivato ai commenti sul messaggio di Trump, Kimmel afferma: “Forse l’ha scritto perché era arrabbiato per il fatto che non l’avessi ancora menzionato nello show e che nessuno l’avesse fatto. Nessuno gli stava dando attenzione”.

Il suo momento preferito della serata, afferma inoltre  il conduttore, è stato sentire Arnold Schwarzenegger pronunciare la parola “Godzilla” durante la consegna del premio per i migliori effetti visivi. Ha inoltre rivelato che tutte le inquadrature, molto apprezzate dai fan, del cane Messi (attore in Anatomia di una caduta) erano pre-registrate, perché durante le prove l’animale aveva abbaiato per tutto il tempo del suo monologo.

Traduzione di Nadia Cazzaniga