Box Office Italia: Argylle & co, le nuove uscite non sfondano. E adesso c’è Sanremo

L'action comedy diretta da Matthew Vaughn ha incassato poco più di 400 mila euro. Anche The Warrior ha deluso. Ma per fortuna hanno continuato ad attirare pubblico i due film che la settimana scorsa occupavano le prime due posizioni della classifica, Povere creature! e il sempre più sorprendente Tutti tranne te

Sarà un mese complesso questo febbraio, più che altro da accettare psicologicamente, dopo un magnifico inizio anno. Ma è pur vero che doveva accadere e che in ogni caso le cose stanno andando meglio di un anno fa. Cerchiamo quindi di vedere il bicchiere mezzo pieno, facendo la giusta analisi del mercato. Il primo grande film mainstream dell’anno non ha funzionato, c’è poco da fare. Argylle – La super spia, action comedy diretta da Matthew Vaughn con Bryce Dallas Howard e Sam Rockwell ha incassato poco più di 400.000 €. Anche The Warrior – The Iron Claw, il film sulla famiglia Von Erich e la loro dinastia nel wrestling, ha deluso, non arrivando neanche a 200.000.

Emma Stone in Povere creature! di Yorgos Lanthimos

Emma Stone in Povere creature! di Yorgos Lanthimos

Ma per fortuna hanno continuato ad attirare pubblico i due film che la settimana scorsa occupavano le prime due posizioni della classifica, Povere creature!, arrivato a 4,7 milioni, e il sempre più sorprendente Tutti tranne te, che ha un milione in meno ma che ha fatto registrare in questo fine settimana la fantasmagorica media sala di 4.966 €, segno di una corsa ancora lunga per la coppia di bellissimi formata da Sydney Sweeney e Glen Foster. Tengono bene anche I soliti idioti 3, ma il 21% in meno sugli incassi complessivi rispetto allo scorso fine settimana qualcosa vuol dire, almeno quanto il +41 rispetto allo stesso fine settimana dello scorso anno. Insomma, non c’è di che preoccuparsi, ma è indubbio che questo mese non sarà fatto di fuochi d’artificio.

La settimana di Sanremo è storicamente disastrosa per il box office, non a caso le uscite di questa settimana sono per un target su cui il festival della canzone italiana non ha grande appeal. Green Border, il potente film di Agnieszka Holland sulla frontiera tra Polonia e Bielorussia, è una controprogrammazione cinematografica totale rispetto ai fiori e le luci dell’Ariston.

E anche A dire il vero, sofisticata commedia firmata da Nicole Holofcener, è la via di fuga di quella fetta di pubblico che della scatola catodica questa settimana non saprà che farsene. E di fatto parliamo delle due uscite più importanti della settimana, insieme alla versione musical de Il colore viola, che non ha goduto, come probabilmente la Warner Bros sperava, del traino di nomination all’Oscar pesanti, senza le quali il film è piuttosto debole sul mercato italiano. Ricordiamo poi che da oggi e per tre giorni sarà in sala Smoke Sauna Sisterhood, il documentario vincitore dell’EFA quest’anno, un quasi capolavoro, ma non esattamente un blockbuster.

Un'immagine di Green Border di Agnieszka Holland

Un’immagine di Green Border di Agnieszka Holland

Insomma aspettiamoci un altro segno meno per la prossima settimana. Ma cosa non ha funzionato questa settimana? Argylle è un film senza grandi nomi, questo è il primo problema. Bryce Dallas Howard non è una stella, Sam Rockwell è un attore conosciuto, vincitore di un Oscar, ma uno di quelli che allo spettatore medio non viene in mente immediatamente. Entrambi, oltretutto, non sono riconoscibili nel genere. Insomma, Bryce non è Sandra Bullock e Sam non è Ryan Reynolds. Argylle non è Kingsman.

In più, la promozione del film negli Stati Uniti si è basata sull’ipotesi che dietro la storia ci fosse Taylor Swift, autrice sotto mentite spoglie. Ma si è già visto con l’uscita del suo film concerto che la fidanzata d’America, nonché salvatrice dell’economia, coach ombra dei Kansas City Chiefs, burattinaia delle prossime elezioni presidenziali e adesso anche novella Elena Ferrante, in Italia non ha lo stesso appeal che ha in patria. Il film oltretutto ha goduto di una pessima stampa, e anche la promozione affidata ai “content creator” è stata inefficace (come sempre, d’altronde, ma questo è un problema annoso). Quindi il blockbuster si è trasformato in una mezza delusione.

Il film poi andrà in piattaforma, dato che è una produzione Apple TV+, ma certamente la vita in sala la si aspettava più scoppiettante. Discorso diverso per The Warrior – The Iron Claw, film che unisce suggestioni autoriali e intrattenimento hollywoodiano, con un cast di attori pieni di talento. Probabilmente avrebbe dovuto avere una prima settimana con meno sale (269 sono forse troppe) per contare poi su un passaparola certamente positivo a partire dalla seconda settimana.

Una scena di The Warrior - The Iron Claw

Una scena di The Warrior – The Iron Claw

Dopo Sanremo per fortuna viene San Valentino, settimana che sarà caratterizzata da molti film di valore, sarà quindi quello il momento in cui capire se ridere o piangere di questo febbraio. Ma prendiamoci un attimo per analizzare un interessante fenomeno di cui è sempre opportuno parlare di tanto in tanto. Già da un paio di settimane la Dominus Production, la distribuzione specializzata in film cristiani, sta organizzando delle anteprime di Sound of Freedom, il controverso film, clamoroso successo negli USA con 184 milioni di dollari incassati, che racconta la storia vera di un ex militare che si trasforma in vigilante che salva i bambini dalle mani di trafficanti senza scrupoli.

Il film uscirà il 22 febbraio, sarà interessante vedere su che scala e quale sarà la risposta del pubblico. Fino a oggi ha incassato 46.000 €, si prospetta un buon successo anche qui, vista anche la rete promozionale su cui può puntare la distribuzione, quella delle parrocchie e delle associazioni cattoliche. Andiamo negli USA, per scoprire che al secondo posto del box office del weekend troviamo i primi episodi, presentati in anteprima al cinema, della quarta stagione di The Chosen, serie incentrata sulla vita e le opere di Gesù viste attraverso gli occhi dei suoi discepoli. 7,5 milioni di dollari portati a casa, e non saranno gli unici.

Ultima segnalazione: oggi C’è ancora domani supererà i 36 milioni di euro. Complimenti.

E adesso, ecco le prime 20 posizioni del box office italiano nel fine settimantra il 1° e il 4 febbraio.