Vincenzo Salemme, Max Tortora e La guerra dei nonni: “Siamo come Totò e Aldo Fabrizi”

L'intelligenza artificiale, il mix perfetto tra comicità napoletana e romana, i ruoli drammatici, lo scudetto del Napoli: i due attori raccontano a THR Roma della commedia scritta e diretta da Gianluca Ansanelli

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Vincenzo Salemme e Max Tortora sono complici. Ridono e scherzano tra di loro prima e durante la nostra intervista. Una relazione ben diversa da quella di Gerri e Tom, i protagonisti della nuova commedia di Gianluca Ansanelli, La guerra dei nonni. Li abbiamo incontrati sul set, in una pausa dalle riprese, a Luneur Park, tra montagne russe e ruote panoramiche, per parlare del film, di intelligenza artificiale, del mix perfetto tra comicità napoletana e romana, di ruoli drammatici e… dello scudetto del Napoli.

La guerra dei nonni: la trama

Gerri (Salemme) è un nonno attento e premuroso, vive con la famiglia della figlia, aiuta in casa e si prende cura dei nipoti. In questo perfetto equilibrio familiare irrompe l’esuberante e chiassoso nonno Tom (Tortora), che dopo anni vissuti all’estero torna in Italia per trascorrere un po’ di tempo con i nipotini. Dall’incontro tra i due nascerà un’accesa competizione che darà vita a una serie di sfide tra nonni per conquistare l’amore dei bambini.

“Io me ne sto per fatti miei insieme ai miei nipotini, non conosco il mio consuocero”, ci racconta Salemme. “Tutto va bene. Io mi illudo che i nipoti siano legatissimi a me. Sono un nonno in regola, istituzionale. Quanto arriva Tom con tutto il suo fascino da giramondo i bambini sono incantati da lui e mi ruba il posto”. “Metto in discussione con i nipotini tutte quelle che fino a quel momento erano state le regole” ci confida Tortora.

Una questione di comicità

“La cosa bella in questo film è che la comicità è invertita. Max ha il ruolo del Totò e io il ruolo di Aldo Fabrizi”, continua Salemme. “Nel senso che io sono la vittima di questo ciclone. Totò era quello che irrompeva mentre Aldo Fabrizi era quello che le doveva incassare. Mi piace da morire questo ruolo. E mi piace farlo con Max. È un’ottima miscela”.