Tiziana Rocca al posto di Piera Detassis? La proposta di Sangiuliano per il blitz ai David di Donatello

Dopo il Centro Sperimentale, la Rai e il Teatro di Roma, continua l'occupazione all'Accademia del Cinema Italiano, e dopo la lettera direttamente dal ministero della cultura, ecco che salta fuori il nome della direttrice del Filming festival

Via Piera Detassis, dentro Tiziana Rocca. Questo il rimpasto che il ministero della cultura starebbe proponendo nel suo blitz all’Accademia del Cinema Italiano, che si occupa dell’assegnazione dei premi David di Donatello. A detta dell’opposizione, si tratta dell’ennesimo tentativo della destra al governo di costruire la propria “egemonia culturale”.

Con questo colpo di mano, come riporta il quotidiano Domani, la storica direttrice artistica verrebbe sostituita dalla direttrice del Festival Filming Italy Los Angeles nonché moglie del regista Giulio Base, da poco diventato direttore artistico del Torino Film Festival con la sponsorizzazione di Sangiuliano, e prendendo il posto del critico cinematografico Steve Della Casa.

Tiziana Rocca, oltre ad aver diretto il Taormina FilmFest, è fondatrice della Tiziana Rocca Communications, azienda di organizzazione eventi. La carica di direttrice artistica del David di Piera Detassis, ex direttrice della rivista Ciak, scade nel 2026.

I David di Sangiuliano

A metà gennaio, Repubblica aveva riportato che il capo della direzione cinema e audiovisivo al MiC Nicola Borrelli aveva inviato una lettera alla direttrice artistica chiedendo di inserire all’ordine del giorno una modifica allo statuto, che includerebbe nel direttivo anche “il ministro della cultura o un suo delegato”.

Il protagonista della vicenda è quindi sempre il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, ma secondo indiscrezioni a entrare nel Cda potrebbe essere la sottosegretaria al MiC con delega al cinema Lucia Borgonzoni.

Borrelli, che è parte del consiglio direttivo dell’Accademia in veste di funzionario di stato ma non di esponente politico, è l’ariete che il dicastero sta utilizzando per mettere piede anche all’interno delle premiazioni più importanti d’Italia. Un riconoscimento la cui indipendenza era stata messa in sicurezza dal ricatto politico nel 2015, durante il periodo di Dario Franceschini, grazie alla stabilizzazione nella legge di bilancio per i fondi destinati alla Fondazione.

La destra e i suoi blitz

Come scrive Domani, Detassis aveva proposto di offrire a Geppi Cucciari il ruolo di co-conduttrice della prossima edizione del premio, al fianco di Carlo Conti. Cucciari, conduttrice del premio Strega 2023, quando aveva scherzato sul fatto che il ministro Sangiuliano non aveva letto i libri finalisti, pur avendo votato in quanto parte della giuria. E ora la comica sarda sembra essere una figura non gradita al dicastero di via del Collegio Romano.

Dopo la presa della Rai, la lottizzazione del Centro Sperimentale di Cinematografia, avvenuta a luglio del 2023 tramite il dl Giubileo, recentemente è stato anche il turno della fondazione che amministra il teatro di Roma, con la nomina a direttore di Luca De Fusco sabato 20 gennaio.

L’istituzione, fino a quel giorno sotto commissariamento, era priva di una guida, con 42 nomi a contendersi la posizione. Il nome di Fusco, come segnala Il Post, era il favorito del ministro Sangiuliano, nonché dei presidente della commissione cultura alla camera Federico Mollicone, e la sua nomina è arrivata nel corso di un consiglio di amministrazione che ha visto l’assenza sia del presidente della fondazione, Francesco Siciliano, che la rappresentante del Comune di Roma Natalia Di Iorio.