Anne Hathaway: “Non permetto più a nessuno di dire che la carriera di un’attrice finisce a 35 anni”

Il premio Oscar ricorda che al suo debutto a Hollywood, a 16 anni, nessuno credeva al successo delle donne dopo una certa età: "Oggi c'è ancora molto da cambiare, ma dobbiamo essere orgogliose di ciò che abbiamo fatto"

Una donna può avere successo solo fino a una certa età, è questo ciò che Anne Hathaway si è sentita più volte dire nel corso della sua carriera, come afferma nell’intervista con Porter Magazine. “Quando ho iniziato a lavorare in questa industria da bambina, sono stata avvisata più volte che tutto sarebbe finito una volta compiuti 35 anni. E so che molte altre donne si sono ritrovate nella mia situazione”, sostiene Hathaway.

“È fantastico, invece, che da allora ho visto sempre più attrici avere successo anche dopo i trent’anni”. In ogni caso, riconosce, c’è ancora molto da fare: “Ovviamente non è ancora il momento di celebrare un traguardo. Bisogna essere orgogliose di ciò che abbiamo ottenuto, ma resta molto da cambiare”.

Sempre nella storia di copertina di Porter Magazine, Hathaway ripercorre la sua ampia filmografia, da grandi successi di pubblico e critica come I segreti di Brokeback Mountain o Interstellar, fino ai coming-of-age ancora amati da ogni generazione, da Pretty Princess a Il diavolo veste Prada.

Un’attrice per diverse generazioni

“È una sensazione stupenda sapere che in un certo senso sei intessuta nelle vite di altre persone”, ha affermato Anne Hathaway. “Non so descrivere quanto mi senta onorata di essere coinvolta in momenti (quando il pubblico guarda i film, ndr.) in cui le persone ricercano conforto e comprensione. Sono felice che il mio percorso come interprete sia riuscito a connettersi con così tanta gente. Per questo amo tutti i progetti a cui ho preso parte”.

Tra gli ultimi, nel 2022, Hathaway è stata nel cast di Armageddon Time con Jeremy Strong e di WeCrashed con Jared Leto. Nel 2023 ha due film in uscita (prossimamente in Italia): la commedia romantica She Came to Me, con Peter Dinklage, ed Eileen di William Oldroyd, in cui interpreta una psicologa penitenziaria negli anni sessanta.

Proprio durante l’anteprima del film di Oldroyd, l’attrice ricorda che una delle primissime domande che le sono state rivolte all’inizio della sua carriera è stata: sei una brava ragazza o una cattiva ragazza? “Avevo 16 anni – commenta – e la me sedicenne forse avrebbe voluto rispondere con il film che ho appena fatto, Eileen. Anche se non me ne ero resa conto nel momento in cui ho letto la sceneggiatura, penso che una parte di me aspettasse questo momento”.