Blue Beetle: Xolo Maridueña sfoggia una super armatura aliena nel trailer finale del cinecomic DC

Previsto inizialmente per andare in streaming su HBO Max, il lungometraggio con la star di Cobra Kai e ispirato allo storico personaggio dei fumetti arriva nei cinema italiani il 17 agosto per la regia di Manuel Soto

Xolo Maridueña mostra i suoi nuovi poteri nel trailer finale di Blue Beetle. Il personaggio di Jaime Reyes, secondario nell’universo DC, deve fare i conti con un’armatura aliena che deve imparare a controllare.

Blue Beetle è il nuovo film supereroistico diretto da Angel Manuel Soto (Charm City Kings), con la sceneggiatura firmata da Gareth Dunnet-Alcocer (Miss Bala – Sola contro tutti). Il personaggio interpretato da Maridueña è particolarmente importante in questa fase cinematografica della DC, perché sarà uno dei pochi personaggi della “vecchia era” a rimanere anche nell’universo in costruzione di James Gunn e Peter Safran.

I due stanno infatti preparando un filone completamente nuovo dopo aver assunto il ruolo di co-proprietari dei DC Studios a novembre, e il loro primo film sarà Superman: Legacy, la cui uscita è prevista nel luglio 2025.

Blue Beetle, dallo streaming alla sala

Inizialmente era previsto che Blue Beetle uscisse su HBO Max, nel periodo in cui la DC stava progettando dei film per il suo ormai defunto servizio streaming. La pellicola è stata poi convertita per la sala e arriverà nei cinema statunitensi il 18 agosto, mentre in Italia farà il suo debutto il 17 dello stesso mese.

Il film arriva dopo una serie di insuccessi incassati dalla DC. L’ultimo è proprio la pellicola sul velocista scarlatto The Flash, per la regia di Andy Muschietti. La Warner Bros. ora spera in risultati migliori per Blue Beetle e per Aquaman e il Regno Perduto, in uscita a dicembre e ultimo film DC realizzato nell’era pre-Gunn/Safran.

“La famiglia in questo film ha un’importanza intrinseca fin dai fumetti ed è questo che rende il personaggio così speciale”, ha dichiarato lo scorso anno Maridueña a The Hollywood Reporter. “Il nucleo famigliare che siamo riusciti a creare nel film – la mamma, il papà, lo zio, la sorella, la nonna – è un aspetto dell’essere un supereroe che mi sembra non sia stato molto sfruttato”.