Ludovica Coscione: “Il successo di Mare Fuori? Non si lascia mai andare al finale che gli spettatori vorrebbero”

"Per la prima volta, esplicitamente e con la consapevolezza dei genitori, andrà in una direzione completamente opposta a quella che ha sempre conosciuto e che loro le hanno imposto", parla l'interprete di Teresa nella serie dei record, che arriva dal 1 febbraio su Rai Play e dal 14 febbraio ogni mercoledì su Rai 2. L'intervista di THR Roma

Questo articolo contiene spoiler della terza stagione di Mare Fuori.

“Teresa è una ragazza che vive nella società contemporanea, ma ha decisamente l’animo di un’altra epoca”. Così Ludovica Coscione descrive il suo personaggio in Mare Fuori, uno dei più apprezzati ma al contempo tra i più nascosti. È l’amante di Edoardo, uno dei giovani detenuti dell’IPM, che pur essendo marito e padre di famiglia, sembra non riuscire a rinunciare alla ragazza, via di sfogo dalla relazione già adulta con la moglie Carmela, con la quale condivide una serie di vincoli ben stabiliti e certamente non consoni alla sua giovane età.

Come lui, anche Teresa è totalmente assuefatta a questo amore clandestino, e pur sapendo che non la porterà da nessuna parte, non riesce a fare a meno della sua dose di incertezza probabilmente figlia di una tacita e inespressa voglia di adolescenza. Dopo quattro stagioni e altrettanti anni di lavoro sul set napoletano, ora Ludovica Coscione racconta di aver messo da parte il giudizio nei confronti del suo personaggio e della sua passione per Edoardo. “Lei è il suo mare fuori, costituisce una speranza tale per lui che non riuscirei a dire che sono tossici l’uno per l’altra”.

Come tutto il giovane cast, Coscione spiega di essersi approcciata a Mare Fuori senza avere la minima contezza del fenomeno che di lì a poco questa serie avrebbe incarnato, di una storia che all’interno della finzione, raffigura il “vero e il crudo”, fotografa gli squarci inquieti e tragici di vite nate e cresciute nella criminalità. La quarta stagione, è disponibile dal 1 febbraio 2024 su Rai Play con le prime sei puntate, e dal 14 febbraio con due episodi ogni mercoledì in prima serata su Rai2.

Come descriverebbe Teresa a chi non ha mai visto la serie?

È una ragazza che vive nella società contemporanea, ma ha decisamente l’anima di un’altra epoca. È assolutamente innamorata dell’amore e ha il coraggio di combattere per questo, sfidando i pregiudizi e le convenzioni sociali in cui è cresciuta. Soprattutto quelle imposte dalla sua famiglia.

Come la vedremo evolvere in questa quarta stagione?

È sicuramente cresciuta, perciò acquisisce delle consapevolezze diverse che diventeranno poi punti cardine della sua personalità. È sempre una giovane donna in evoluzione, ma riuscirà finalmente a trovare un punto fermo, che diventerà il centro attorno a cui ruoteranno le sue scelte, la sua vita e il rapporto con i suoi familiari.

Per la prima volta, esplicitamente e con la consapevolezza dei genitori, andrà in una direzione completamente opposta a quella che ha sempre conosciuto e che loro le hanno imposto.

Il rapporto tra Teresa e Edoardo è molto altalenante. Quando sembra che lui stia per scegliere definitivamente lei, alla fine, poi, torna sempre da sua moglie Carmela. Pensa sia un amore malato o è il solo frutto del fatto che sono molto giovani e inconsapevoli di certe dinamiche?

Io non credo sia un amore malato, né credo sia un amore tossico. Di sicuro è un amore molto giovane. Per quanto Edoardo affronti delle cose che nessun diciassettenne dovrebbe affrontare, che poi per osmosi toccano anche Teresa, sono pur sempre due bambini. Lui, dal canto suo, ha difficoltà a scegliere, probabilmente perché con Teresa vive la vita di un classico e tranquillo diciassettenne, la vita che avrebbe potuto condurre se non fosse nato in un quell’ambiente e in quella famiglia.

Lei è il suo mare fuori, costituisce una speranza tale che non riuscirei a dire che sono tossici l’uno per l’altra.

Si rivede in lei per qualche verso?

Certo, anche io mi ricordo di quanto mi sentissi adulta e responsabile a 17 anni. Adesso che ne ho 25 e mi guardo indietro, dico “ero veramente una bambina”. Non condannerei mai Teresa per questa smania di crescere, né tantomeno per la sua giovanissima età. Inoltre, in queste prime stagioni non era a conoscenza della vita parallela condotta da Edoardo, quindi non aveva una possibilità di scelta vera e propria.

Adesso sicuramente si trova di fronte a un bivio, che la porterà a prendersi Edoardo con tutto il suo carico, dunque il fatto che abbia già una moglie e un figlio, o a decidere di lasciarsi andare. Per la prima volta.

Pur essendo l’amante di un ragazzo che è sposato e padre, in effetti, il pubblico sembra empatizzare con il suo personaggio.

All’inizio io ero la prima ad andarle contro. Ancora prima di iniziare a girare la prima stagione mi sentivo impossibilitata a capirla. Poi ho deciso di leggerla in una chiave non giudicante, e sono molto felice che sia stata ben interpretata e capita anche dal pubblico.

Giovanna Sannino e Ludovica Coscione

Giovanna Sannino e Ludovica Coscione – foto di Sabrina Cirillo

Quale personaggio le sarebbe piaciuto interpretare se non il suo?

Per me è stata una sfida, Teresa. Io in lei ho messo molto di mio, e lei mi ha insegnato tanto pur essendo diversa da me. Si è creato un meccanismo catartico tale che sento che non avrei voluto interpretare nessun altro personaggio. Ne parlavo qualche giorno fa con i miei genitori, gli dicevo che forse solo quest’anno sto realizzando quello che è veramente stato il boom della serie.

Come si spiega questo boom?

Per tutti noi è stato un progetto in cui abbiamo investito cuore e anima. All’inizio eravamo pochissimi a crederci. Forse è proprio la nostra mancata realizzazione il segreto di questo fenomeno. Il fatto che non ci siamo mai appoggiati sugli allori, mantenendo rispetto infinito per i nostri personaggi, senza lasciare che il nostro ego li superasse.

E a livello di scrittura, cos’ha Mare Fuori in più delle altre serie?

Io credo che gli sceneggiatori Cristiana Farina e Maurizio Careddu siano davvero dei maestri. Ciò che rende speciale questo soggetto, è che è tutto vero. Quella di Mare Fuori è sicuramente una trama romanzata, con personaggi che non esistono, però racconta il vero e crudo. Racconta storie ma in maniera fedele alla vita vera, non si lascia mai andare al finale che gli spettatori vorrebbero.

È importante rendersi conto della realtà, specialmente in una serie che racconta certe tematiche. Penso al caso di Pirucchio, una morte che a me ha veramente lacerato l’anima, di un personaggio che è riuscito a redimersi, anche ad avere la benevolenza da parte degli spettatori, ma è stato ucciso comunque. Tutte queste morti, tutti questi finali tragici, sono per me parte di un messaggio importantissimo e fondamentale. Perché per quanto uno si possa pentire e cercare di tornare sui suoi passi, a volte è veramente troppo tardi.

Vede il suo futuro nel cinema?

Quando mi sono iscritta all’università, l’intento era quello di avere un’alternativa se le cose fossero andate male, in realtà. Ad oggi sono felice di questa domanda, perché per la prima volta posso dire di non avere più un piano B. Sono assolutamente sicura di quello che è il mio lavoro e di ciò che voglio fare. Continuo gli studi per passione, per cultura, per una mia soddisfazione personale e perché odio lasciare le cose incomplete, però sento di aver capito che non ho bisogno del piano B, non lo voglio. Voglio vivere all in nella recitazione.

La spaventa il fatto che un giorno Mare Fuori possa esaurire questa capacità di raccontare i personaggi in maniera così veritiera e cruda?

La fortuna di questa serie è che è una serie corale, dove ogni anno entrano personaggi nuovi con cose nuove da raccontare. Il giorno in cui arriverà la fine del percorso di Teresa, e di conseguenza mio, sarà sicuramente un giorno triste, ma quando arriva una fine è giusto così. Nel momento in cui non c’è più niente da esplorare né da raccontare, non bisogna forzare la mano.

Quando una storia è chiusa, bisogna capirlo. Soprattutto, lo farei in rispetto del mio personaggio. È vero che Teresa è finta, frutto di un’invenzione, ma per me ormai è un’amica.