David Letterman torna al Late Show, ma come ospite: “Dopo 22 anni in questo programma mi manca tutto”

Nella lunga conversazione con l'attuale conduttore, Stephen Colbert, rivela l'agitazione dell'essere a stato a lungo a capo di un format così seguito e l'importanza della musica dal vivo nel suo palinsesto

David Letterman è tornato al Late Show, ma per la prima volta, da ospite. È stato infatti accolto da Stephen Colbert, nella puntata del 20 novembre del celebre programma televisivo statunitense di cui è stato presentatore per 22 anni fino al ritiro, nel 2015. Emozionato, Letterman, si è inchinato di fronte al pubblico che a lungo è stato “il suo”, per poi subito ironizzare: “Devo dire che questo è il pubblico più entusiasta che ho avuto da quando ho annunciato che mi sarei dimesso”.

La conversazione ha toccato diversi temi, dall’agitazione stessa dell’essere a capo di un programma così seguito, fino all’importanza della musica dal vivo nello show. Il duo ricorda di essersi incontrato proprio a una settimana dal passaggio di testimone, quando Colbert ha chiesto a Letterman se ci fosse, nel teatro di posa, un luogo in cui potersi nascondere dai produttori.

“Mi ha detto ‘sì, ce l’ho'”, afferma Colbert. “E anche ‘è fantastico perché è abbastanza vicino da poter sentire i produttori che ti chiamano e non sanno dove sei’. Non mi hanno mai trovato infatti, ma il segreto potrebbe essere che non mi stanno cercando”.

Due esperienze di conduzione diverse

In seguito, i due hanno discusso di quanto siano diverse le loro esperienze come conduttori di tarda serata, Letterman “orfano nel mondo dei talk show”, a differenza di Colbert, che ha raccontato come sia riuscito a costruire una comunità intorno e tra i suoi colleghi.  Alla domanda su cosa gli manchi di più del Late Show ha risposto infatti: “Mi manca tutto”.

Il duo ha concluso la conversazione parlando dell’impatto della musica sul Late Show durante la conduzione di Letterman, che l’ex conduttore della Cbs ha definito “una delle parti migliori del programma”. Ha ricordato alcuni dei suoi momenti musicali preferiti, tra cui l’essere spaventato dal batterista dei Green Day ogni volta che la band era in scena, perché si gettava sulla scrivania al termine dell’esibizione. “Pensavo che stesse scherzando. Forse voleva davvero farmi del male, ma ripensandoci era una bella esperienza”.

“Le persone che si esibivano nel programma erano un dono enorme”, ha affermato Letterman. “Quando non hai più questo nella tua vita, ti manca”.

Traduzione di Pietro Cecioni